Edita da AssoCounseling
Semestrale di divulgazione scientifica
per condividere un sapere comune
La Rivista Italiana di Counseling è un semestrale di divulgazione scientifica sul counseling (registrazione al Tribunale di Milano n°394 del 16.10.2012) edito da AssoCounseling, codice ISSN 2284-4252.
La Rivista Italiana di Counseling ospita contributi dei soci di AssoCounseling e di personalità di rilievo nel mondo del counseling al fine di contribuire alla condivisione del sapere comune caratteristico della nostra professione, e vuol essere uno strumento autorevole e concreto per la circolazione di idee, prospettive, pratiche e riflessioni che abbiano allo stesso tempo originalità e fondatezza scientifica.
Fatta salva la possibilità di inserire contenuti straordinari, la rivista è strutturata secondo il seguente schema: a) Buone Pratiche, b) Quadri teorici, c) Strumenti, d) Casi ed esperienze
Il primo numero della rivista è uscito il 5 aprile 2014.
Per leggere gli articoli, e per informazioni dettagliate su come citare uno o più articoli della RIC, rimandiamo al sito rivistaitalianadicounseling.it
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Identità e cultura
di Lucia Fani, presidente AssoCounseling
in Editoriale, Volume 1, Numero 1, 2014.
Se chiediamo alla gente chi (che cosa) è un counselor, oppure qual è il suo ruolo professionale, molto spesso non lo sa. Questo significa che occorre far conoscere la nostra identità professionale, far entrare il termine counseling nel linguaggio comune. Operiamo all’interno delle “professioni di aiuto”, siamo “professionisti dell’ascolto” ma l’universo del counseling è molto complesso. Comprende operatori che hanno percorsi formativi, esperienze e ambiti d’azione estremamente eterogenei.
Però siamo tutti counselor. E quindi è opportuno, almeno fra noi, definire meglio la nostra identità, conoscere e approfondire la nostra professionalità, per poterla poi comunicare all’esterno. Ma a questo punto sorge una domanda. Abbiamo un’associazione di categoria, AssoCounseling appunto. Abbiamo un sito web ricchissimo di ogni tipo di informazione. Organizziamo anche eventi in cui incontrarci e confrontarci. Perché quindi dotarci di un altro strumento come una pubblicazione? La risposta l’ho già fornita: dobbiamo far conoscere la nostra identità professionale.
E in questo preciso momento storico limitarsi a “fare informazione” è riduttivo. Non basta. Dobbiamo “fare cultura”.
Per comprendere in modo ancora più incisivo che, pur nella nostra eterogeneità, siamo parte di uno stesso mondo, di cui dobbiamo conoscere meglio le geografie, le evoluzioni, i confini. Un mondo dove convivono tante etnie culturali ma la cui struttura genetica è la stessa.
Ed è da questa che, con la Rivista Italiana di Counseling, vogliamo partire. Per analizzarla, studiarla e conoscerne il codice. Da cui derivare, finalmente, l’anatomia più profonda della nostra professione, nutrire la nostra crescita e consolidare la nostra
identità.
Così facendo non solo potremo spiegare che non siamo avvocati, non siamo terapeuti e non siamo moltissime altre cose. Sarà un sollievo poter semplicemente dire “siamo counselor”. Sicuri di essere capiti.