I diplomati SIBiG 2019

I diplomati SIBiG 2019

Diplomati a dicembre 2019

Claudia Fazioli

Da vent’anni trasforma la sua passione e dedizione per la cura della relazione umana, nella propria professione. Nasce come pedagogista ed educatrice e negli anni è diventata anche counselor. Per lei lavorare con gli altri significa crescere, maturare, cadere, rialzarsi, sbagliare, gioire, soffrire, perdere, vincere, stare nel qui e ora dell’esperienza sempre accanto all’altro e con l’altro, insieme.
Se come scrive la Danon il counseling è “la relazione che promuove la crescita personale”, che mira all’autorealizzazione, per lei raggiungere la vera autorealizzazione significa anche saper porre le proprie capacità al servizio del prossimo, della collettività, di un ideale. Significa sentirsi “essere speciale”, essere in grado di contribuire con la propria vita allo sviluppo di tutta l’umanità, anche se si è un piccolo granello di sabbia. Ritiene che se ciascun essere umano realizzasse il suo vero io, senza lasciarsi trascinare in questa corsa verso chissà cosa o abbandonarsi all’oblio dell’apparenza, e si sentisse parte di un tutto, sicuramente il mondo sarebbe un posto migliore dove vivere. Sente risuonare molto dentro di sé le parole di Irvin Yalom sulla “
venerabile e onorevole corporazione dei guaritori. Noi terapeuti siamo parte di una tradizione che affonda le sue radici non solo nei nostri immediati antenati psicoterapeuti ma anche in Gesù, Buddha, Platone, Socrate, Galeno, Ippocrate, e tutti gli altri grandi leader religiosi, filosofi e medici che hanno, sin dall’inizio dei tempi, alleviato la disperazione umana” (Yalom, 2018).
Pensiero acuto e commovente perché trova che sia molto bello avere un ideale etico profondo che guidi il proprio lavoro ma soprattutto il proprio modo di essere nel e per il mondo. Un ideale comune ai suoi profili professionali perché comune è l’amore e il rispetto per l’altro.

 

Elisabetta Vanzaghi

“Viaggio”, “sentire” e “contatto”, in tutte le sfaccettature che assumono, sono le tre parole-bussola che Elisabetta porta sempre con sé, accogliendole con lo sguardo rivolto sia all’interno sia all’esterno.
Ama il viaggio fin dagli ultimi anni delle superiori (ed è per questo che si è laureata in Lingue e Letterature Straniere) in quanto fascino, contatto, connessione, esperienza reale ma anche metafora della vita e dell’entrare in contatto con sé e con l’altro attraverso una parola a lei molto cara: “sentire”.
Definisce il viaggiare come un’esperienza a tutto tondo: una scoperta entusiasmante di luoghi e spazi, una preziosa finestra sul mondo che, anno dopo anno, le ha permesso di apprezzare il sapore della diversità, osservando con grande attenzione il mondo nuovo che ogni volta ha avuto l’onore di incontrare. Il viaggio, inoltre, è per lei un’esperienza di scoperta del mondo suo e dell’altro, nell’affascinante e intrigante universo della relazione umana.
Ed è così che alla laurea in Lingue si è affiancata la curiosità per il mondo della relazione d’aiuto, che l’ha portata a iscriversi alla SIBiG, dove ha scoperto la bioenergetica e la Gestalt che sono diventate due modi di vivere e di relazionarsi con la realtà che la circonda..
Al centro di questo viaggio guidato dalla passione sono presenti due grandi linee guida: il contatto e l’integrazione. E poi tante parole che fanno da cornice: la parola “sentire” come colonna portante e altri concetti caldi come “responsabilità”, “consapevolezza”, “presenza” ed “espressione libera di sé”.
È sempre stata profondamente convinta che l’essere umano debba essere messo al centro con le proprie caratteristiche differenzianti e uniche. Ed è da questo assunto che è nato in lei il desiderio di viaggiare a fianco di chi sente la voglia, il bisogno, l’esigenza o la necessità di conoscere il proprio mondo interiore. Il suo ruolo è quello di accompagnarlo a contattare i lati sconosciuti, le risorse e la libertà che lo rendono unico.
La sua tesi, intitolata “Guardami! Occhi aperti sulla profondità: con-tatto con il potere della vista”, affronta tematiche che considera centrali: il bisogno di riconoscimento e la connessione emotiva che esso genera.
L’esperienza pluriennale nel campo dell’insegnamento e la relazione consolidata con gli adolescenti le hanno permesso di attivare diverse proposte in ambito scolastico, focalizzandosi sull’intelligenza emotiva dei giovani e sulla loro scoperta del proprio mondo emotivo.

 

Diplomati a maggio 2019

Massimo Cavalloni

Dopo un diploma tecnico e forte di una lunga esperienza lavorativa in una multinazionale che cura con particolare attenzione la formazione dei suoi dipendenti, nasce l’idea di mettersi in gioco grazie proprio da un corso aziendale. Corre l’anno 2014 e decide di iscriversi alla SIBiG, iniziando così il percorso di counseling e di lavoro su di sé. Si sente subito attratto e inizia la grande passione per il mondo della relazione di aiuto.
Si è diplomato con una tesi dal titolo “L’incontro creativo”. Ripercorre così il suo percorso di formazione, descrivendo l’incontro con sé stesso e con l’altro come un ciclo della Gestalt. Focalizzandosi sulle difficoltà incontrate nel percorso, suggerendo una possibile soluzione creativa ad ogni fase del ciclo.  Considera la creatività una preziosa risorsa per la relazione con sé stessi e con l’altro.  Attualmente il suo percorso personale prosegue, convinto che il lavoro su di sé sia appena iniziato e che debba proseguire ancora per molto tempo.
Ha diversi hobby, i principali sono sportivi, quali tennis e calcio praticati sin da bambino e ancora oggi praticati regolarmente.  In particolare considera il gioco del tennis una sorta di metafora della vita: “In campo incontri te stesso. Come affronti le difficoltà in partita, le affronti nello stesso modo nella vita”.
Inoltre è appassionato di cinema, in particolare la sceneggiatura e la colonna sonora delle opere cinematografiche. Se potesse assegnare una colonna sonora a “L’incontro creativo” sarebbe senza dubbio “Gabriel’s oboe” dal film “Mission”.

Giulia Covelli

Nata a Trento nel 1984, dopo la laurea in lingua e letteratura russa e un periodo trascorso in Inghilterra dove ha collaborato con un’organizzazione benefica impegnata nella raccolta fondi per la cura delle vittime del disastro di Bhopal, India, si è trasferita a Milano nel 2010 dove si occupa della gestione dei clienti per un’azienda di abbigliamento. Fin da piccola ha potuto viaggiare molto, sia in Europa che negli Stati Uniti e in India, il che le ha permesso di entrare in contatto con culture diverse e nuovi punti di vista sulla vita.

Dopo aver frequentato per alcuni anni gruppi di costellazioni familiari, si è iscritta alla SIBiG spinta dal bisogno di approfondire la conoscenza di sé, e ha concluso il percorso con una tesi sull’attaccamento e la necessità della creazione di una base sicura per poter lavorare efficacemente con i clienti nel processo di counseling.

Il desiderio di approfondire i processi che avvengono nel sistema nervoso in seguito a eventi traumatici l’hanno portata a iscriversi alla formazione Somatic ExperiencingⓇ con Doris Rothbauer. Ha successivamente iniziato la formazione sul Modello Relazionale Neuro-Affettivo (NARM™) con Manfred Fett, che aiuta a riconnettersi con la propria energia vitale spesso scissa durante i primi anni di vita.

 

Alessandra De Cuia

È nata a Roma nel 1971, città dove si è formata e ha trovato sempre grande ispirazione. Presso l’Università La Sapienza si è Laureata in Lettere e Filosofia col massimo dei voti; ha poi insegnato nei licei per 10 anni, dedicandosi anche alla formazione degli adulti.
Nel 2003 si iscrive al Master in Gestalt Counseling presso l’Aspic di Roma e, comprendendo che la salute mentale dell’individuo non può prescindere da quella del corpo, inizia a studiare con fervore lo Hatha yoga, la filosofia orientale e la lingua Hindi. Soggiorna per alcuni mesi in India e in Nepal e segue corsi di yoga e meditazione con i maestri indiani della Divine Life Society a Rishikesh. A Roma approfondisce le tecniche presso l’Accademia Yoga di Roma e diventa Insegnante di Hatha Yoga riconosciuta dal CONI nel 2013.
Nel 2015 lascia il lavoro come insegnante di filosofia a Roma e si trasferisce in Lombardia per amore. Lei e il futuro marito scoprono di non voler vivere a Milano, troppo lontani dalla natura, così abitano prima sul lago di Como e poi in Brianza. In Lombardia lei si specializza nella formazione aziendale sulla sicurezza, riprende lo studio del counseling e si iscrive alla SIBiG, iniziando a immaginare una versione ecofilosofica del counseling. In tirocinio tiene per due anni uno sportello di di ascolto per gli studenti dell’Istituto Scolastico Freud di Milano.
Nel maggio 2019 si diploma con una tesi sull’Arte di Addestrare la Volontà, un sistema, da lei ideato, per facilitare l’empowerment personale e l’autodeterminazione, ispirato alla filosofia evolutiva della Quarta Via e alla Psicosintesi.
Attualmente divide il suo tempo tra la formazione aziendale e il counseling (sia con gli adolescenti sia con gli adulti) ad Arcore e Milano.

Cristina Puricelli

Nata in provincia di Varese, diviene presto “cittadina del mondo” grazie al lavoro che la porta a confrontarsi con persone e culture sempre nuove e diverse. Appassionata di ricerca interiore, diplomatasi in Naturopatia nel 2005, continua l’attività professionale di Assistente di Volo, diventando ben presto Formatrice e Istruttrice e manifestando passione per l’insegnamento e comunicazione. La docenza come istruttrice di Crew Resourse Management amplifica la sua necessità di trovare in sé la via migliore per arrivare all’altro e si diploma come Counselor Biogestaltico presso SIBiG con una tesi su quanto di sé viene riflesso nel mondo circostante e viceversa.
Profondamente appassionata del cercare nelle esperienze della vita la chiave dell’evoluzione personale e collettiva, continua il proprio processo di identità in ruoli apparentemente differenti ma collegati dall’intento di scoprirsi sempre rinnovata e nutrita nell’incontro con l’altro.